Il corpo è il primo modo in cui entriamo in contatto con l’ambiente. Il linguaggio non verbale è il nostro primo sistema complesso di comunicazione: attraverso la pelle e alla sensibilità tattile percepiamo e comunichiamo col mondo appena nati.
Già da piccolissimi comunichiamo prevalentemente con le emozioni. Emozione deriva dal latino e significa e-muovere– muove fuori, questo perché per poter esprimere un sentimento dobbiamo fare un movimento dall’interno all’esterno per renderlo esplicito. È un’attività che va oltre la parola e muove, appunto, muscoli, espressioni, suoni e odori.
Ogni corpo trasmette a modo suo sensazioni e emozioni spesso reiterando movimenti precisi. Il linguaggio non verbale comunica molto più delle parole, se solo lo si sa ascoltare.
Il linguaggio non verbale è arcaico.
Il linguaggio non verbale è un sistema antico che apprendiamo alla nascita e percepiamo continuamente per osmosi. Prende spunto dai messaggi di accudimento che abbiamo ricevuto nascendo e ne apprendiamo continuamente durante l’infanzia attraverso le persone e l’ambiente in cui ci formiamo.
Appena nati utilizziamo un vocabolario ricchissimo di sensazioni, espressioni, sguardi e posture che crescendo dimentichiamo di leggere come invece facciamo in modo istintivo da neonati. Madre e figlio infatti creano un legame fortissimo fatto di battiti cardiaci, odori, sensazioni tattili, suoni e respiri.
Da adulti tendiamo a dare il massimo dell’attenzione alla parola non sapendo che la comunicazione si basa solo in minima parte su essa, mentre per il resto è completamente formata da quello che non diciamo.
Lo stesso Freud diceva “Chi tace con le labbra, chiacchiera con la punta delle dita, si tradisce attraverso tutti i pori”. Chi sa leggere i messaggi del corpo ha l’opportunità di comprendere davvero le persone. È una capacità analitica che deve essere associata a una grande capacità di osservazione e all’abilità di “mettersi nei panni dell’altro” cercando di sospendere il giudizio per avere un’osservazione quanto più oggettiva possibile.
Linguaggio non verbale e personalità.
Si possono controllare i messaggi del corpo? In genere dipende dal tipo di personalità che abbiamo di fronte: lo stato d’animo influenza il modo e la quantità di stimoli e messaggi che emettiamo inconsciamente.
Le persone naturalmente asettiche e fredde tendono a dare pochi messaggi non verbali perché riducono al minimo la gestualità e l’espressività esteriori; in genere sono persone dotate di un alto autocontrollo.
Viceversa esistono persone estremamente emotive che sono letteralmente dei libri aperti sulle emozioni e traboccano di segnali.
In genere quando proviamo forti emozioni è praticamente impossibile controllare i messaggi che diamo col corpo.
Il linguaggio non verbale è un vocabolario utilissimo per interpretare le persone in ambito professionale e privato.
Approfondire queste dinamiche e comprenderle rende più ricettivi e permette di ottenere di più da ogni tipo di relazione che instauriamo con gli altri.
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